Formazione dal 1848

Associazione
Scuole Tecniche
San Carlo

L’Associazione Scuole Tecniche San Carlo opera fin dal 1848 nella formazione professionale preparando i propri allievi per inserirsi con successo nel mondo dell’artigianato artistico, dei beni culturali e della cura alla persona, con particolare interesse ai comparti della falegnameria, del restauro (ligneo, della carta e dei dipinti), dell’abbigliamento-moda, della decorazione d’ambiente, delle costruzioni scenografiche, dei trattamenti estetici e dell’acconciatura.
È un ente morale senza fini di lucro, che promuove iniziative dirette all’orientamento, alla prima formazione e all’aggiornamento culturale e professionale dei giovani in cerca di prima occupazione e dei lavoratori mediante l’adozione di azioni adeguate alla richiesta del mondo produttivo dell’industria, del commercio, dell’artigianato, delle arti, dei mestieri e dei servizi. In particolare persegue l’istituzione e la gestione di attività formative a favore di giovani in uscita dalle scuole dell’obbligo, di giovani già in possesso di qualifiche professionali e/o diplomi, di giovani ancora disoccupati e di lavoratori in attività attraverso percorsi formativi di prima qualificazione o di aggiornamento e specializzazione finalizzati al primo inserimento lavorativo, al mantenimento del posto di lavoro e all’incremento delle professionalità.

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ARCHIVIO STORICO

Costituzione e valorizzazione dell’archivio

L’archivio storico della scuola ha avuto origine, in particolare, dalla necessità di conservare i documenti amministrativi e didattici dell’Associazione. Già alla fine dell’Ottocento, per disposizione della direzione, questi vennero rilegati in modo uniforme, creando un primo nucleo organizzato, detto “Memorie storiche”. L’analisi delle rilegature coeve consente di datare il periodo di questa operazione.
L’associazione ebbe già dagli albori una ricca produzione tipografica, tra cui i cosiddetti annuari, che ricchi di informazioni preziose sul settore e sulle attività della scuola, comprendono gli elenchi degli allievi premiati per ogni annata.
Si deve attendere il 1995 per avviare un processo di catalogazione e sistematizzazione di tutto il materiale storico. L’archivista, Sara Valentino, viene incaricata della catalogazione e inizia l’archiviazione nel maggio dello stesso anno. Il corpus documentale, che copriva il periodo dal 1849 al 1993, viene reso più organico, ma rimane dislocato in modo da rendere la consultazione complessa.

Nel 2004 l’archivio viene riallestito fisicamente e collocato nella ex segreteria della scuola, che nello stesso anno si trasferisce nell’attuale sede di Via Pergolesi, lasciando la sede storica.
Il nuovo ambiente, dotato di vetrine e catalogatori, ospita anche ritratti dei fondatori e alcuni “capo d’opera”. In quella fase, gli studenti dell’allora corso di “tecnico del restauro di materiali cartacei e libri” delle Scuole Tecniche San Carlo intervennero per la conservazione del materiale cartaceo e dei volumi della biblioteca.

Fino al 2010, la scuola continua a produrre documenti di valore storico, in particolare con la nascita e la pubblicazione della rivista “Capo d’Opera” (grazie all’impegno di Nadia Camandona docente e direttrice della rivista), che cercò di assolvere allo stesso ruolo degli almanacchi annuali storici.

Nel corso degli anni, si è manifestato un crescente interesse per le fonti d’archivio, da parte di studiosi e parenti di ex studenti, interessati a ricostruire percorsi o cercare notizie di illustri. Inoltre, all’interno dell’archivio sono state realizzate numerose tesi universitarie da parte di studenti dell’Università degli Studi di Torino, interessati al caso delle Scuole Tecniche San Carlo.

il Progetto

DIGITALIZZAZIONE

Nel 2023, l’Associazione partecipa con successo all’ Avviso pubblico, finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU, per l’erogazione di contributi a fondo perduto in favore di micro e piccole imprese, enti del terzo settore e organizzazioni profit e no profit, operanti nei settori culturali e creativi per favorire l’innovazione e la transizione digitale. Con i fondi ottenuti, viene acquistato uno scanner di grande formato della marca ZEUITSCHEL. La digitalizzazione risulta complessa, essendo il catalogo ancora cartaceo e la quantità e tipologia di testi numerosa.

Lo scanner Planetario Bucap modello Zeutschel OS C2 Advanced individuato perché consente:

  • la digitalizzazione di libri antichi preservando la qualità originale e consentendo l’accesso digitale senza danneggiare il materiale
  • l’archiviazione di Documenti Storici facilitando la conservazione e l’accesso per la ricerca e la consultazione.
  • il backup di materiale editoriale con la scansione di riviste e pubblicazioni
  • riconosciuto come strumento adeguato e valido per la realizzazione di Biblioteche Digitali al fine di rendere accessibili le opere online a studiosi e al pubblico.

caratteristiche tecniche scanner

Risoluzione di Scansione: Fino a 600 dpi (dots per inch), garantendo immagini di alta qualità e dettagli precisi.
Dimensioni di Scansione: Supporta documenti di grandi dimensioni, fino a 1.200 mm di larghezza, rendendolo adatto per mappe e poster.
Tecnologia di Illuminazione: Utilizza una tecnologia di illuminazione LED per una scansione uniforme e senza ombre, ottimizzando la qualità dell’immagine.
Velocità di Scansione: Scansione rapida, con tempi di elaborazione ridotti, consentendo di gestire grandi volumi di lavoro in tempi brevi.
Formato di Output: Supporta vari formati di file, tra cui PDF, TIFF e JPEG, per facilitare l’archiviazione e la condivisione.
Interfaccia Utente: Dotato di un touchscreen intuitivo che semplifica l’interazione e la gestione delle operazioni di scansione.
Connettività: Opzioni di connettività multiple, inclusi USB e rete, per un’integrazione facile con sistemi di archiviazione digitale.
Software Integrato: Include software avanzato per l’elaborazione delle immagini, consentendo di ottimizzare e modificare le scansioni direttamente.
Funzioni di Restauro: Strumenti per l’ottimizzazione della qualità delle immagini, come la rimozione di polvere e graffi.

incentivo “TOCC”

Il progetto di digitalizzazione dell’archivio è stato realizzato grazie all’incentivo “Transizione digitale organismi culturali e creativi” (TOCC) che favorisce l’innovazione e la digitalizzazione delle micro e piccole imprese, enti del terzo settore e organizzazioni profit e no profit  finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU, PNRR, Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Componente 3 – Turismo e Cultura 4.0 (M1C3), Misura 3 “Industria culturale e creativa 4.0”, Investimento 3.3: “Capacity building per gli operatori della cultura per gestire la transizione digitale e verde”, Sub-Investimento 3.3.2: – Sostegno ai settori culturali e creativi per l’innovazione e la transizione digitale (Azione A II).(per maggiori informazioni Invitalia).

ruolo dell’Archivista

La sistematizzazione è affidata a Valentina Villata, che inizia il lavoro a partire dai volumi archiviati nel 1995. L’attuale digitalizzazione permette di ricercare i contenuti direttamente nei testi, facilitando l’accesso alle informazioni.
Questo processo garantisce una migliore conservazione e fruibilità del patrimonio documentale della scuola.

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Progetto e sviluppo portale di ricerca

Acquisizione documentale scansioni